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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

E' ARRIVATA L'ORA DELLA VERITA' PER IL FTSE MIB!

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Come tutte le merci di valore la verità è spesso contraffatta! La natura del gioco è tale che il pubblico dovrebbe capire che la verità non può essere detta dai pochi che la conoscono. Ricordiamocelo sempre quando operiamo in Borsa. In questi ultimi giorni si è creato un clima strano, come se  il peggio fosse alle spalle. Niente di più falso! Come si evince dal grafico giornaliero, il Ftse mib si trova in una fase laterale dalla fine di marzo. Dunque è presto per creare facili illusioni e credere in una inversione di tendenza. Il nostro indice ha "danzato" in questi mesi tra i 18.300 e i 16.380. Ogni volta che ha tentato di valicare tale canale, al rialzo o al ribasso,  immediatamente ne è stato risucchiato all'interno. Anche oggi abbiamo avuta l'ennesima conferma. Inoltre le quotazioni sono in prossimità del fiume sacro alla patria, il Piave (MME 50); ed oggi il fiume ha mormorato: "indietro và, straniero!". Domani sarà una giornata cruciale: vedremo se

UNICREDIT GAP(PINO) CHIUSO...E IL GAP(PONE)?

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COS'E' UN GAP?: E' UN INTERVALLO SENZA TRADING  Un gap è definito, in analisi tecnica, come uno spazio o intervallo vuoto. Su un grafico rappresenta quindi un’area in cui non ha luogo trading. In particolare, su un grafico a candele giapponesi una finestra viene interpretata come un gap.  In un trend crescente, un gap si produce quando il prezzo massimo di un giorno è più basso del minimo del giorno seguente. Viceversa, in un mercato discendente, un gap si crea quando il minimo di un giorno è più alto del massimo del giorno seguente. Per esempio, il prezzo di un’azione raggiunge un massimo di 30 euro il mercoledì e apre a 36 euro il giovedì, scende a 35 euro nelle prime ore, sale di nuovo a 37 euro e non ci sono scambi nell’area compresa fra 30 e 35 euro. Questa zona senza trading è il gap. Nell'immaginario di molti trader, i gap devono "chiudersi", ovvero il prezzo deve "coprire" l'area in cui non ha avuto luogo alcuna contrattazion

MARR...IL PIAVE HA MORMORATO!

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La canzone del Piave , conosciuta anche come La leggenda del Piave , è una delle più celebri canzoni patriottiche italiane. Il brano fu composto nel 1918 dal maestro Ermete Giovanni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E.A. Mario). Cosa centra una canzone patriottica con il trading? Un attimo di pazienza e svelerò l'arcano! La prima strofa della canzone termina così: Si vide il Piave rigonfiar le sponde E come i fanti combatteron l'onde Rosso di sangue del nemico altero Il Piave comandò: Indietro va', straniero! Ora guardate il grafico di Marr: notate qualcosa? Ebbene sì, il Piave (Media Mobile Esponenziale a 50) ha  mormorato: da qui non  passa  lo straniero! Il Piave ha mormorato anche il 24/3 u.s. con una bellissima PIN BAR ribassista (cerchio rosso). Noi, da bravi patrioti, chiudiamo il Long aperto nei giorni scorsi dopo il palesarsi dell'1-2-3 Low Joe Ross. (+6,5% in 10 giorni). Finito qui? No di certo. Inseriamo un Buy Stop sopra il Fiume Sacro alla Patria...nel caso

UNICREDIT: IL MERCATO E' AVANTI?

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Consciamente o incosciamente, i movimenti di prezzo non riflettono il passato, bensì il futuro. Quando gli eventi si profilano all'orizzonte, la loro ombra cade sulla Borsa di New York. W.P.Hamilton Chiunque abbia seguito i mercati azionari per un certo periodo di tempo, si è accorto di come gli analisti, gli economisti, i consulenti finanziari e i giornalisti che fanno previsioni sui mercati finanziari siano, invece, sempre indietro rispetto al mercato, con le loro notizie, analisi e previsioni, le quali sono in realtà dei post mortem di quello che il mercato aveva già capito tanto tempo prima. in altre parole, il mercato è avanti rispetto alle notizie. Nel suo libro, intitolato Das ist die Borse , lo speculatore Kostolany definisce questo processo come segue: "Generalmente la notizia non crea i prezzi ma sono i prezzi a creare la notizia. E' vero per Parigi, Londra e New York. Alla chiusura di una giornata di contrattazioni tutti iniziano a cercare argomenti per spiegare