ORCEL COMPRA MPS ?
L'AD di Unicredit Andrea Orcel avrebbe detto ai manager della banca che
operazioni straordinarie non sono prioritarie, mentre in interlocuzioni
recenti con il Tesoro avrebbe posto ulteriori paletti per valutare
un'operazione con Mps , secondo Il Messaggero.
In un articolo che
riporta alcune frasi del manager in incontri interni, Orcel avrebbe
spiegato ai suoi "le operazioni straordinarie non sono prioritarie, per
ora quello che si legge e il mercato fantastica non corrisponde a
realtà. Se non mi sto muovendo, ci saranno buone motivazioni, anche
perché non si sono verificate le condizioni".
Da Unicredit non c'è per ora alcun commento.
Orcel
ha assunto la carica di Ceo di UniCredit a metà aprile, dopo che il cda
si era scontrato sulle strategie con il suo predecessore, il quale
aveva preferito una politica 'no-M&A' avversa al rischio,
focalizzandosi sul risanamento di bilancio dell'istituto.
Con la
guida di Orcel, la seconda maggiore banca del paese sta vivendo una
riorganizzazione che finora ha investito la revisione del top
management. Altri cambiamenti sono attesi questo mese, secondo quanto
riferito da due fonti vicine al dossier.
Orcel ha già
detto di non ritenere l'M&A un obiettivo in se stesso ma di
considerarlo un acceleratore e un elemento in grado di migliorare gli
obiettivi strategici, e presenterà un nuovo piano industriale più avanti
nell'anno.
L'articolo de Il Messaggero parla poi delle condizioni
che Unicredit avrebbe posto al Tesoro, azionista di controllo di Mps,
per una eventuale acquisizione. Oltre a neutralità di impatto sul
capitale, totale pulizia dei bilanci, compresi gli Npl, e
neutralizzazione dei 10 miliardi di contenziosi, Orcel avrebbe chiesto
"in una delle ultime interlocuzioni avute con il Tesoro" anche lo
scioglimento di tutti gli accordi in essere di Mps sulle
società-prodotto senza penali per Unicredit.
L'articolo fa riferimento agli accordi di Siena con Anima, Axa e Compass (del gruppo Mediobanca ).
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